"Per oltre cinquant'anni la fotografia è stata per me il complemento della parola, che è più complessa e imprecisa. Quanto alla tecnica (perfezione stilistica, inquadratura impeccabile)
per me è secondaria. Conta solo l'impatto dell'immagine"
"I numerosi conflitti armati ai quali ho partecipato e che ho fotografato mi hanno causato un odio profondo per la violenza e l'intolleranza. Per questo ora faccio solo ritratti, paesaggi e nudi"
CENNI SULLA VITA
Un uomo di poche parole dunque, Nicolas. E di molte immagini, tutte spontanee, trovate, non costruite (e comunque molto ben inquadrate).
Russo d'origine ma francese di nascita e parigino di vita, entra nella prestigiosa Agenzia Magnum nel 1959. E così gira il mondo facendo il reporter: guerra d'Algeria, Vietnam, Cambogia, Laos. Poi continua la sua attività partecipando ad un progetto della sua agenzia sul cinema e così incontra Orson Welles (del quale diventerà particolarmente amico), Fellini, Visconti, Brigitte Bardot, Romy Schneider e tanti altri. Ed è così che sul set del film IL PROCESSO, in un attimo di pausa dalle riprese, trova questa meravigliosa immagine di Romy Schneider che prende al volo una piuma, sorridendo contenta. Immagine degna del miglior Forrest Gump!
Nel 1987 si ritira in Provenza dove continua a fotografare per suo piacere. Muore nel 2016.