TANGO A CASTEL SANT'ANGELO
- Massimo Quattrucci
- 20 set 2022
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 29 set 2022
VEDERERACCONTARE, appunti fotografici I 28 settembre 2022

Che fascino immenso veder danzare tante persone di tutte le età, felici e appassionate, così prese dalla musica e dal contatto con l’altro, a volte appena conosciuto. Le mani che si stringono con affetto, gli abbracci pieni di vita, sorrisi, ispirazione, concentrazione, musica, profumi. Tra i tanti tanghi ascoltati negli anni, Volver di Carlos Gardel mi ha sempre commosso. L’ho ascoltato cantato da Penelope Cruz (in realtà la voce è di Estrella Morente) nel bel film omonimo di Almodovar e non ho potuto fare a meno di imparare quasi a memoria il meraviglioso testo. Eccolo:
Indovino il tremolio delle luci che in lontananza stanno segnando il mio ritorno. Sono le stesse che rischiararono con i loro pallidi riflessi le profonde ore di dolore. E sebbene non desiderai il ritorno sempre si torna al primo amore, la tranquilla strada dove l’eco disse “tua è la sua vita, tuo è il suo amare” sotto lo sguardo delle stelle che con indifferenza oggi mi vedono tornare.
Tornare con la fronte avvizzita dalle nevi del tempo che argentarono le mie tempie e sentire che è un soffio la vita che vent’anni sono niente che febbrile è lo sguardo errante nell’ombra ti cerca e nomina il tuo nome, vivere con l’anima aggrappata ad un dolce ricordo che piango un’altra volta.
Ho paura dell’incontro con il passato che torna a confrontarsi con la mia vita, ho paura delle notti che, popolate di ricordi, incatenano il mio sognare. Ma il viaggiatore che fugge prima o poi si deve fermare e sebbene il dimenticare che tutto distrugge abbia ucciso la mia vecchia illusione custodisco nascosta una umile speranza che è l’unica ricchezza che ho nel cuore.

© Massimo Quattrucci

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